La contabilità ordinaria

Contabilità

La contabilità ordinaria, di cui si occupa ovviamente il contabile (sia indipendente sia negli studi associati allargati, come Studio Pioli) è il regime contabile obbligatorio per le società di capitali e per imprese che fatturano all’anno oltre degli specifici limiti fiscali.

Tutti i soggetti che esercitano delle attività di impresa, infatti, devono tenere delle scritture contabili. L’elenco dei registri obbligatori è diverso a seconda della contabilità adottata, perché infatti oltre a quella ordinaria esiste una contabilità semplificata. Chi non deve tenersi alla contabilità sono i contribuenti minimi e forfettari, i quali tuttavia devono sempre conservare e numerare tutte le fatture emesse e ricevute.

Che cos’è la contabilità ordinaria

Le regole della contabilità delle società e delle imprese sono scritte nel TUIR, titolo II del Decreto del Presidente della Repubblica 600/73, in cui sono contenuti tutti i doveri relativi alle imposte sui redditi, all’accertamento fiscale e all’IVA. Eccetto quando ci sono delle deroghe dalla normativa standard (i contribuenti minori visti sopra), tutte le società e le imprese devono sottostare alla contabilità ordinaria, che ha delle sue regole e dei suoi obblighi riguardanti le scritture contabili da tenere.

Le imprese che sono obbligate alla contabilità ordinaria:

  • Società di capitali;
  • Imprese che hanno fatturato per un importo superiore:
  • Ai 400 mila euro (imprese con prestazioni di servizi).
  • Ai 700 mila euro (cessioni di beni e altre attività).

Per comprendere il funzionamento della contabilità ordinaria è necessario sottolineare che, mentre le imprese minori e con un fatturato inferiore a quello appena visto possono rivolgersi alla contabilità semplificata, tutte le altre sono tenute alla contabilità ordinaria. Ovvero:

  • S.p.A., S.r.l., S.r.l.s., S.a.p.a., assicurazioni, cooperative.
  • Enti pubblici/privati con esercizio commerciale.
  • Organizzazioni di Società ed enti non residenti.
  • Associazioni non riconosciute, consorzi che hanno come oggetto l’attività commerciale.
  • Persone che esercitano delle attività commerciali.
  • S.N.C., S.A.S. (società di persone)
  • Enti non commerciali che hanno anche attività commerciale non principale.

I registri contabili obbligatori

Chi deve sottostare alla contabilità ordinaria deve poi rispettare le regole delle scritture contabili obbligatorie, e quindi redigere i libri contabili obbligatori. Possono essere dei registri IVA dove poter archiviare tutti i documenti utili per l’IVA, il registro dei cespiti ammortizzabili o il libro sociale.

Le imprese societarie devono tenere anche i libri sociali, ovvero dei registri che permettono di avere una rappresentazione finanziaria dell’intera struttura. Quindi ci dev’essere il libro soci (con tutti i dati relativi ai soci e i loro contributi), il libro degli strumenti finanziari, il libro obbligazioni, tutti i libri che permettono il controllo del funzionamento di tutti gli organi della società. Si va quindi dal libro delle adunanze e deliberazioni assembleari, a quello delle deliberazioni dell’organo amministrativo, fino al libro delle deliberazioni dell’organo di controllo e a quello delle deliberazioni delle assemblee degli obbligazionisti, quest’ultimo solo qualora l’impresa abbia emesso uno o più prestiti obbligazionari.

Per questi servizi di contabilità, le imprese possono rivolgersi a dei professionisti contabili che hanno il compito e il dovere di mantenere tutto in regola, per far quadrare i conti ed evitare di far cadere la società, l’imprenditore, l’impresa in pesanti sanzioni penali. I contabili, come detto inizialmente, lavorano in studi associati, o possono essere anche parte integrante del corpo personale dell’azienda, e quindi si occupano di altre mansioni come la gestione del personale, degli stipendi e via dicendo.