Che cosa visitare a San Miniato

San Miniato

Uno dei borghi storici più affascinanti della provincia di Pisa è quello di San Miniato, che sorge su un colle bagnato dalle acque del fiume Arno, a non troppa distanza da Firenze. Sin dai tempi degli Etruschi la località era considerata strategica: oggi abbiamo la fortuna di poter ammirare l’eredità lasciata dalle popolazioni che ci hanno preceduto. Camminando tra le vie del paese, ricoperte di pietre che raccontano il tempo che è passato, si rimane profondamente colpiti dai palazzi antichi da cui si è circondati. 

Che cosa vedere

La Rocca federiciana e il vecchio Duomo sono i principali punti di interesse di San Miniato Alto, insieme con la chiesa del Crocifisso. Scendendo a San Miniato Basso, poi, vale la pena di far tappa al Museo della Scrittura, che accoglie numerosi eventi nel corso dell’anno, spesso con il coinvolgimento dei bambini: ai piccoli viene offerta l’opportunità di provare a scrivere sulle pergamene, sui papiri, sulle tavolette cerate e sull’argilla, sia cruda che cotta, proprio come si faceva in passato. Inoltre, è presente un torchio per la stampa che risale al XIX secolo, che si può vedere ancora in funzione. 

L’Oratorio del Loretino

Al piano terra del palazzo municipale di San Miniato c’è l’Oratorio del Loretino, che accoglie e mostra un ricco nucleo di reperti archeologici: il pezzo più pregiato è, con tutta probabilità, un corredo funerario di epoca etrusca, che è stato trovato negli anni ’30 del secolo scorso in occasione degli scavi che sono stati realizzati nella necropoli di Fontevivo. Tra gli oggetti in bronzo che compongono il corredo spicca uno specchio che rappresenta i Dioscuri, ma ci sono anche suppellettili e anfore che hanno confermato come già nel IV secolo avanti Cristo in questa zona ci fosse un insediamento etrusco. Le strutture della pieve altomedievale di San Genesio, invece, sono state portate alla luce in occasione delle indagini archeologiche che sono iniziate nell’area del borgo omonimo nel 2001, a breve distanza dal fiume Elsa.

Una passeggiata a San Miniato

Nel corso di una passeggiata a San Miniato ci si imbatte nella Torre di Matilda di Canossa e nel santuario del Santissimo Crocifisso, oltre che nella Torre di Federico II. Magica è l’atmosfera in cui ci si può immergere in Piazza del Duomo, con l’edificio religioso che propone bacini ceramici collocati secondo le costellazioni dell’Orsa. Dopo che ci si è spostati in piazza del Seminario, non passano inosservati i due archi che la riuniscono, e che creano quello che potrebbe essere definito un corridoio vasariano. Da piazza Mazzini, invece, si può godere una visuale straordinaria. Carico di suggestioni è il convento di San Francesco, intitolato al santo patrono del nostro Paese che proprio qui avrebbe soggiornato. Con l’aiuto di un cannocchiale, dalla cima della Torre di Federico II lo sguardo giunge fino a Pistoia, a Volterra e a Firenze. 

Federico II e San Miniato

Federico II era l’imperatore che aveva fatto rinchiudere nella rocca di San Miniato diversi cavalieri provenienti da Firenze su cui aveva iniziato a esercitare il potere dopo che, nel maggio del 1249, si era verificata la resa del castello di Capraia. Secondo la leggenda, in quell’epoca fu ritrovata l’immagine del Santissimo Crocifisso. Alla porta del casolare di una povera donna, proprio sotto la rocca, si presentarono due viandanti che chiesero alla sconosciuta di conservare per pochi giorni una cassetta ben chiusa, fino al loro ritorno. Dopo diversi mesi, però, nessuno si era presentato a ritirare la cassetta, mentre sera dopo sera la donna rimaneva affascinata da quel contenitore, che dopo il tramonto sembrava emanare una luce dall’interno. Un giorno la donna rivelò al clero della pieve di essere in possesso di quella cassetta, la quale venne finalmente aperta: al suo interno c’era il simulacro del Crocifisso, che subito fu trasferito alla chiesa dei Santi Giusto e Clemente. Da quel momento, i pellegrini furono considerati due angeli. 

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