Come proteggersi dal freddo con l’abbigliamento tecnico giusto

Con l’arrivo della bella stagione il clima diventa più stabile e le temperature iniziano ad aumentare ed è facile partire per un’escursione o una gita in perfetto stile “fast&light”, ossia muniti solo di maglietta, un guscio leggerissimo di sicurezza e uno zainetto con dentro l’equipaggiamento essenziale. I più esperti sono a conoscenza che, sebbene il tempo può risultare più mite e temperato, è sempre utile portarsi dietro un abbigliamento tecnico adeguato costituito da uno strato termico più consistente. Nei military shop più innovativi, come ad esempio www.manhattan-militaryshop.com è possibile trovare accessori e abbigliamento tecnico-militare di qualità e affidabile in qualsiasi contesto con un elevato grado di pericolosità.

Tra le attrezzature hi-tech e prodotti all’avanguardia, sul sito di Manhattan sono disponibili anche parka, giacche, maglie termiche, pantaloni cargo, costruiti con filati brevettati che permettono un’ottima conservazione del calore corporeo anche in situazioni climatiche piuttosto critiche.

Un errore abbastanza comune commesso dai meno esperti quando programmano uscite estive all’aria aperta è quello di sottovalutare l’effetto “wind chill”, ossia la differenza di temperatura tra l’aria esterna e quella percepita dal nostro corpo in presenza di vento. Per fare un esempio: quando il termometro si attesta sui 15° e si alza una leggera brezza intorno ai 20Km/h, la temperatura percepita dal corpo può scendere anche sotto i 10°, procurando quella fastidiosa sensazione di freddo da “sentire” il bisogno di indossare un giacchettino.

Primo passaggio: tenere al riparo il proprio corpo

Il “wind chill” è un fenomeno che nella realtà non esiste, o almeno la “temperatura percepita” dal nostro corpo in determinate condizioni atmosferiche non può essere spiegata attraverso una realtà fisica. In pratica, in termini chimico-fisici se nell’aria c’è una temperatura di 15° non è detto che la temperatura percepita sulla propria pelle sia effettivamente di 10°. Si tratta soltanto di un calcolo approssimativo scaturito da una serie di combinazioni che tengono conto della temperatura esterna, della velocità del vento, del grado di umidità (che si attesta per convenzione al 70%) e della capacità di dispersione del calore di un corpo esposto a certe condizioni atmosferiche. In ogni caso, il problema della dispersione del calore corporeo è facilmente superabile utilizzando calzamagliemagliette termiche e giubbottini leggerissimi in materiale tecnico, acquistabili solo presso i migliori military shop.

Partire ben equipaggiati per evitare cali termici

Per evitare la dispersione di calore quando si è in alta montagna o in zone ad alto livello di criticità climatica, basta applicare piccoli trucchetti seguendo i preziosi consigli dei più esperti o le indicazioni dettagliate descritte nei “vademecum” reperibili presso qualsiasi military shop. Ad esempio, molti utenti ignorano l’esistenza di tabelle con i valori delle temperatura percepita che indicano come avviene la dispersione del calore. Ad esempio, un wind chill di -1 fa riferimento al calore corporeo che si disperde come se ci fossero -1°. Si tratta di parametri importantissimi per l’esperto scalatore, per il survivor o per l’escursionista poiché garantiscono una sicurezza e un comfort ottimale durante le uscite per capire quale tipologia di vestiario portare con sé per affrontare la morsa del freddo.