Aspirapolvere: consumi ed efficienza energetica

Un fattore determinante nella scelta di un buon aspirapolvere resta il rapporto sui consumi energetici. E’ innegabile che si tenda ad acquistare un modello che possa assicurare una riduzione energetica per poter risparmiare sul piano economico, ma non tutti gli apparecchi presenti in commercio si rivelano all’altezza della situazione. Questo aspetto è da ponderare con attenzione dato che entrano in gioco fattori legati al rispetto all’ambiente in termini di eco-sostenibilità.

Per verificare l’efficienza energetica di ogni specifico modello a cui siamo interessati basta interpretare l’etichettatura energetica europea presenta su ogni dispositivo. Essa ci consente non solo di capire quanto effettivamente consuma un modello ma anche di individuare la tipologia di prestazioni sui pavimenti duri e sulle superfici morbide. Di conseguenza su questa etichetta non leggiamo solo il consumo energetico ma anche il dispendio annuo in modo da capire quale sarà il livello delle sue effettive prestazioni.

Particolarmente utile è capire il significato della scala colorata dove sono collocate tutte le classi di efficienza energetica: dalla A (la barra verde più corta) alla G (la barra rossa più lunga) e quindi si va dai consumi economici a quelli più dispendiosi, laddove è necessario trovare un equilibrio che spesso è la cifra dei modelli dall’incredibile rapporto qualità/prezzo. La freccia nera indica la classe di efficienza energetica appartenente che abbiamo scelto di esaminare.

Nella metà bassa dell’etichetta energetica invece troviamo i valori legati consumo medio annuo in kWh/anno, laddove solitamente si calcola a seconda del proprio gestore una tariffa tra i 15 e i 40 centesimi per kWh. Arrivati a questo punto è lecito chiedersi: ma quanto può arrivare a consumare un aspirapolvere? Tenendo bene a mente che il loro consumo deriva dalla frequenza di utilizzo e dall’intensità dell’aspirazione selezionata.

Ebbene se appartiene alla classe più alta può consumare solo tra i 10 e i 16 kWh/anno, mentre se rientra nella classe B può garantire un consumo annuo tra i 16 e i 22 kWh/anno, mentre per la classe C si attesta sui 26 kWh/anno. In ogni caso scegliendo un modello appartenente ad una categoria di efficienza energetica alta possiamo assicurare una drastica riduzione dei consumi energetici che si traduce in un funzionamento efficiente nel pieno rispetto dell’ambiente. Quando andiamo a valutare il loro consumo di energia dobbiamo necessariamente combinare l’effettiva potenza esercitata relativa alla sua capacità di aspirazione nel catturare lo sporco e trattenerlo al suo interno.

In questo scenario indipendentemente dalla tipologia di potenza, ogni modello ha i suoi strumenti per poter assicurare una perfetta aspirazione. Di conseguenza il semplice dato relativo ai watt è poca cosa rispetto alle dimensioni della spazzola, alla tecnologia della raccolta polvere e alla tipologia di filtro che ci indicano maggiormente il rapporto tra la loro potenza e i loro consumi.

Fonte: https://aspirapolvere.org/