Ci si può fidare delle monete virtuali?

Nel corso degli ultimi anni le monete virtuali sono state protagoniste di un autentico boom: il 2017, in particolare, è stato l’anno di una crescita clamorosa, quando un bitcoin è arrivato a valere quasi 20mila euro. Dopo un periodo di esaltazione, le quotazioni si sono abbassate, ma sono comunque degne di nota: oggi un bitcoin sfiora i 3mila dollari. Viene spontaneo, a questo punto, chiedersi quale sia l’avvenire delle criptovalute: c’è chi ha vaticinato per loro un roseo avvenire, indicandole come il futuro dell’economia mondiale, ma anche chi ha lasciato presagire scenari più foschi. In effetti nel 2018 si è assistito a un continuo su e giù, con valori altalenanti non solo per il bitcoin, ma anche per ethereum e altcoin. Nonostante ciò, gli investitori – o almeno la maggior parte di essi – non hanno perso interesse nei confronti delle monete digitali, e anzi mantengono una grande fiducia. 

La situazione italiana

Anche in Italia negli ultimi tempi c’è stato un certo raffreddamento degli animi a proposito delle potenzialità delle monete virtuali. Il problema, ormai noto, relativo a questo settore va individuato nel fatto che il mercato non è ancora regolamentato del tutto, e ciò contribuisce ad accrescere il rischio di incappare in frodi. Un trader alle prime armi è tenuto, proprio per questo motivo, a raccogliere il maggior numero di informazioni in proposito: se ti riconosci in tale descrizione, scopri qui ciò che potrebbe esserti utile per i tuoi investimenti. Il primo compito consiste nel capire qual è la moneta virtuale da cui partire; una volta scelta la criptovaluta, si può pensare alle modalità di investimento da mettere in pratica e verificare quale sia il broker più adatto a cui fare riferimento. 

Le piattaforme exchange per investire

Le piattaforme denominate exchange costituiscono la soluzione adatta a chi vuole investire con le monete digitali. Su queste piattaforme si può decidere di acquistare le valute a cui si è interessati. Più una moneta è piccola e più sono i rischi che si corrono. Nei movimenti di investimento classici, proprio per questo motivo, i trader nella maggior parte dei casi tendono ad arrivare a un guadagno non inferiore al 3% annuo. Per evitare le difficoltà di carattere finanziario che potrebbero derivare da una perdita degli importi investiti, è preferibile focalizzarsi su titoli più stabili e più noti, che sono garanzia di sicurezza.

L’importanza del profilo di rischio

Molto dipende, ovviamente, dal profilo di rischio del singolo investitore: c’è chi, per esempio, è in grado di raggiungere un rendimento che può arrivare a toccare il 12% annuo. Facile immaginare che a guadagni più elevati corrispondano anche rischi più elevati di perdere tutto. Vista la solidità economica, il rischio di una perdita è più consistente. Il trader, in qualsiasi circostanza, deve sapere che i rischi finanziari non possono mai essere nulli.

Gli investimenti in CFD online

Grazie alle piattaforme di trading online è possibile investire sulle monete virtuali tramite i contratti per differenza. In virtù di tale approccio, non si procede a un acquisto diretto delle criptovalute, ma semplicemente ci si basa sull’opera di intermediazione del broker scelto. Non è superfluo mettere in risalto la necessità di selezionare un sito di provata affidabilitò, autorizzata a operare e in linea con quanto prescritto dalla regolamentazione europea. Non sempre le piattaforme prevedono l’applicazione di commissioni, ma quando ciò accade è importante che siano non troppo alte. Meglio optare, inoltre, su broker che consentono ai trader meno esperti di osservare il modus operandi dei professionisti, ovviamente in seguito all’apertura di un conto.