Expo e navigli

Rifacimento sponsorizzato darsena

L’assegnazione dell’EXPO 2015 alla città di Milano è stato un evento sensazionale per la città meneghina e per l’Italia intera. E in occasione di questa importantissima manifestazione, sono stati effettuati lavori straordinari, da ben 17 milioni di euro, per valorizzare al meglio il capoluogo lombardo agli occhi dei milioni di turisti che lo stanno visitando e lo visiteranno nei prossimi mesi.

Una delle iniziative più affascinanti realizzate è stata la ristrutturazione della Darsena, il bacino d’acqua a sud della città, fondamentale, un tempo, per la vasta rete di canali e navigli della città.

La riprogettazione del sito durava da qualche anno e i lavori sono durati circa diciotto mesi, fino all’inaugurazione, avvenuta a fine aprile. Tanti gli elementi nuovi che hanno reso la Darsena un centro vivo e attivo per i cittadini: sono state realizzate, infatti, magnifiche passeggiate, spazi pedonali, il nuovo mercato coperto, il ponte e nuove aree destinate a varie attività realizzabili su iniziativa dei cittadini milanesi. L’area è stata anche relativamente isolata dal traffico della strada che si trova a nord. Magnifico, inoltre, il colpo d’occhio con barche e battelli che rendono il panorama incredibilmente suggestivo.

Altro elemento affascinante e futuristico è The Cube, il grande maxischermo cubico installato sul bacino d’acqua della Darsena, che dal 26 aprile, giorno dell’inaugurazione, trasmette video istituzionali di Expo 2015 e contenuti editoriali forniti da Navigli Lombardi. Questo particolare palinsesto è on-air 24 ore su 24.

Ha mostrato particolare apprezzamento per il rifacimento del sito anche il cantautore Adriano Celentano, che ha regalato una “danza” molto speciale ai milanesi proprio in loco, non lesinando complimenti per l’attuale sindaco Pisapia, definito molto “rock” dal celebre molleggiato.

Tuttavia, come spesso accade, non tutti hanno gradito questa nuova versione della darsena, molto incentrata sul marketing e poco sulla conservazione della sua memoria storica. Il più autorevole urbanista milanese, Gianni Beltrame, ha definito questo intervento come “un episodio di degrado del suo patrimonio storico“. Le contestazioni non sono mancate nemmeno il giorno dell’inaugurazione, quando un gruppo di residenti ha esposto lo striscione con l’eloquente scritta “Darsena tradita“, e quando due comitati di residenti (Comitato Navigli e No ecomostro) hanno manifestato soprattutto contro una baracca che venderà il pesce fritto nel mezzo della piazza, proponendo per protesta una superba esecuzione di un quartetto d’archi. La cultura contro la speculazione, questo il loro messaggio. E’ forse però questa l’ardua scelta delle amministrazioni locali: quella di lasciare luoghi cardine del patrimonio cittadino nell’incuria o nell’abbandono, o permetterne il rifacimento “sponsorizzato”pagando lo scotto di qualche cartellone pubblicitario di troppo.

Un aspetto  di certo non in discussione è quello dell’indotto economico che questa riqualificazione porterà a tutte le attività della zona che, oltre ad usufruire dei benefici legati all’enorme flusso di turisti legati all’avvento di EXPO, potranno anche accogliere i visitatori in un contesto diverso, nuovo e accattivante. E i turisti, di contro, potranno godere della visita delle migliori attività della zona, tra cui è impossibile non annoverare La Nazionale, uno storico laboratorio artigiano attivo dal 1928 che si occupa di produzione bandiere, labari, stendardi, gagliardetti, scudetti e gonfaloni comunali. Questa straordinaria attività vanta quindi quasi novanta anni di storia e successi, questi ultimi legati alla qualità delle stoffe e alla lavorazione artigianale di grande livello.