Università tradizionale e atenei online: cambia l’approccio allo studio?

Per decenni uno dei principali luoghi comuni legati all’università telematica erano i dubbi circa l’equipollenza tra titolo di studio conseguito presso un ateneo “online” e titoli conseguiti presso atenei tradizionali. A placare il malcontento è intervenuto nel 2003 il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR) riconoscendo, con il decreto del 17/04/2003, pari valore ai titoli conseguiti presso le suindicate università. Ad oggi sono 11 gli atenei riconosciuti dal MIUR. Dunque, che si tratti di un corso di laurea, di un master o di una specializzazione, queste hanno la stessa valenza legale delle università tradizionali.

Ottenuto il riconoscimento, equiparate le università, è chiaro che non vi sia distinzione alcuna. Solo la metodologia didattica erogata è l’elemento differenziale tra le due università. Ulteriori differenze che possono, eventualmente, essere riscontrate sono di tipo non formale. Un esempio potrebbe essere legato allo studio. Prima della pandemia da Coronavirus la modalità didattica e-learning non era ben vista e ovviamente ciò faceva presupporre, erroneamente, che l’approccio allo studio fosse completamente diverso. Tuttavia, la necessità imposta dalla didattica a distanza ha fatto emergere che in realtà l’unica differenza riguarda l’assenza di lezioni frontali in presenza nell’università online.

Ma quindi cosa cambia nello studio?

In realtà tra le due tipologie di università non vi sono particolari differenze circa l’approccio allo studio salvo la maggiore autonomia legata alla libertà di poter seguire le lezioni sulla base dei propri impegni, senza essere vincolati agli orari delle lezioni prestabiliti, come invece accade nelle università tradizionali. Un ulteriore elemento che funge da supporto allo studio nelle università online, a differenza di quelle telematiche, è la presenza e il supporto di un tutor. Si tratta di una figura professionale che accompagna la matricola dall’iscrizione fino al conseguimento del titolo.

Questa figura interviene sia con riguardo agli aspetti burocratici sia quale supporto psicologico morale, ove si dovessero riscontrare difficoltà o blocco nel percorso accademico.  Salvo quanto affermato, non vi sono grandi differenze tra atenei tradizionali e università e-learning. Ma quali sono le principali informazioni sull’università telematica che una futura matricola deve conoscere prima di procedere con l’immatricolazione? Prima di tutto bisogna sapere che iscriversi presso un ateneo che si avvale della metodologia didattica da remoto, ad esempio l’Università Telematica Niccolò Cusano, consente allo studente la possibilità di poter bilanciare la vita privata, lavorativa e quella accademica. Infatti, la presenza di corsi online accessibili 24 ore su 24 favorisce una maggiore autonomia e gestione del tempo.

Come già sostenuto poc’anzi, viene garantita la presenza di mentori e/o tutor. Inoltre, gli studenti hanno la possibilità di accedere a tirocini formativi obbligatori, così da poter garantire ai laureati un background non solo nozionistico teorico ma anche pratico. Infine, un’ultima differenza riguarda gli spostamenti. Per un fuori sede che frequenta una facoltà tradizionale un aspetto critico è rappresentato dai viaggi con i mezzi pubblici. Autobus o treni da prendere, sveglia all’alba, ritardi, scioperi ecc. Insomma, essere un fuori sede  comporta un costo non indifferente da sostenere, in termini di tempo e denaro. Tutto questo può essere bypassato attraverso un corso di  laurea online. Gli spostamenti saranno ridotti al minimo e con esso i costi. Mentre, per quanto riguarda gli esami da sostenere questi dovranno essere svolti in presenza presso il centro Unicusano più vicino allo studente.